Un poliziotto di Milano tanto abile nel cambiare il proprio aspetto da essere soprannominato Stanislavskij.
Ex tossicodipendente, sotto psicofarmaci per contrastare quelle che lui chiama le sue visioni, viene infiltrato dentro la mala, i Murgo, una famiglia criminale violenta e innervata, padrona di mezza Roma.
In una città cupa, autunnale, anomica partecipa ad azioni tese ad affermare la supremazia del clan sul territorio, incrocia frammenti della sua vera identità che potrebbero tradirlo, fa la conoscenza di Elettra Murgo nella quale vede rispecchiati gli aspetti più controversi della sua personalità.
Il suo turbolento passato è la materia oscura che egli plasma per inserirsi con maggiore efficacia negli ambienti criminali. Da lì provengono i suoi mala dentro ma anche la sua perenne tensione verso la catarsi e la salvezza.